La comunità monastica di s. Giovanni Battista osserva la regola di s. Benedetto, tradizionalmente nota per il suo motto famosissimo ORA ET LABORA.
Una parte cospicua della giornata monastica è dedicata alla preghiera liturgica e personale. Per questo motivo soprattutto le monache giovani vengono avviate alla conoscenza e allo studio sia della liturgia e sacra Scrittura che della musica sacra. Così alcune monache più portate studiano l’organo e la cetra, altre si dedicano maggiormente al perfezionamento del canto secondo le indicazioni della regola stessa, considerando la grande importanza che s. Benedetto dà alla liturgia e al canto corale. Nella liturgia trova un posto particolare il canto gregoriano, nella sua forma tradizionale. Ciò contribuisce non poco a creare un clima di preghiera e un’atmosfera pregna di spiritualità per elevare le anime verso Dio.
Per S. Benedetto, seguace di una tradizione monastica già consolidata, l’ozio è il nemico dell’anima (RB.48,1) e per questo la comunità segue un orario preciso di lavoro a cui ogni monaco/a deve obbedire secondo l’ufficio ricevuto in obbedienza.
Nella nostra comunità ogni monaca è tenuta ad alcuni lavori e servizi in comune e a turno, che non è solo un modo pratico per gestire la casa ma un concreto segno di comunione e servizio reciproco da rendere alle sorelle. La comunità dopo aver per molti anni gestito una scuola in cui insegnavano le monache, dal 2003 ha terminato questa attività e riorganizzato il lavoro interno. Il monastero rimane, tuttavia, attento alle esigenze degli studenti e si rende disponibile per esperienze condivise con la finalità di acquisire crediti formativi extra-scolastici. Siamo anche disponibili a realizzare progetti di volontariato per adulti conformi alle attività della nostra comunità.
Alcune monache, fedeli all’insegnamento del nostro fondatore, si applicano con devozione in attività artigianali. Si distinguono, in particolare, per il restauro di opere in legno e la creazione di oggetti artigianali quali candelabri e quadri, esprimendo così la loro dedizione e il loro talento.
In un monastero non manca mai l’arte del cucito, per la realizzazione degli abiti stessi delle monache, segno di consacrazione quanto mai attuale e apprezzato.
Un rigoglioso orto contribuisce al sostentamento della comunità, dispensando una varietà di prodotti freschi. Qui, monache meticolose mettono a frutto la loro sapienza artigianale, creando conserve genuine come pomodori, salse e confetture, oltre a olive conservate per arricchire la tavola invernale. Durante occasioni speciali, si possono degustare anche liquori fatti in casa, distillati dagli agrumi del giardino, e dolci caserecci, preparati con uova di giornata, offerti come gesto di ospitalità agli amici e visitatori che frequentano il luogo.
Fiore all’occhiello dell’attività monastica è infine l’ospitalità offerta in foresteria sotto la diretta supervisione della madre abbadessa e della responsabile foresteraria. La foresteria accoglie studentesse e giovani donne lavoratrici che trovano sostegno e aiuto nei primi mesi del loro trasferimento a Roma per studio o lavoro. Non mancano altre situazioni, come religiose o persone in ritiro spirituale o vocazionale, mentre per i gruppi è possibile trascorrere una giornata usufruendo di ampi spazi per riunioni e della chiesa.
Le più giovani della comunità studiano con corsi offerti on-line o residenziali e utilizzano con discrezione i moderni mezzi di comunicazione per la formazione e per attività interne.
Una parte importante dell’orario giornaliero in tempi ben determinati è dedicata alla Lectio Divina, cioè la lettura meditata e pregata della Sacra Scrittura secondo la più antica tradizione monastica, proposta con particolare vigore per tutti i fedeli dal Concilio Vaticano II tramite la costituzione Dei Verbum.
Questo costituisce un momento formativo prezioso e indispensabile che caratterizza e qualifica la vita monastica e forma in modo progressivo il cuore del monaco/a proteso nel cammino della sua vita ad una sempre più profonda assimilazione dei pensieri del Signore Gesù.
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