Continuiamo il cammino con Gesù verso Gerusalemme, verso il tempio poiché si avvicina la Pasqua dei Giudei. Gesù si trovava davanti al triste spettacolo di una casa di preghiera ridotta a un mercato dove si fanno affari, e allora Gesù compie un gesto sorprendente: rovescia tutti i banchi e caccia tutti fuori dal tempio. Una provocazione per i Giudei!

La parola di Dio ci chiede di purificarci e di liberarci il cuore per poter celebrare la Pasqua in modo degno e fruttuoso. Insieme alla preghiera, al digiuno e alle opere di carità fraterna deve corrispondere una sincera ricerca di Dio per diventare tempio santo in cui abita la sua santità, perché:” Casa di Dio siamo noi se custodiamo libertà e speranza” (Eb. 3,6); se facciamo discernimento sui nostri pensieri e sentimenti, sul nostro modo di agire e di parlare.

Chiediamo al Signore di purificare il nostro tempio interiore ed eliminare tutto ciò che non è santo e gradito a Dio. Ai Giudei meravigliati del suo comportamento Gesù risponde:” Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Sappiamo che Gesù fa allusione al suo corpo distrutto sulla croce e risorto dopo tre giorni: è Lui stesso il nuovo e il vero tempio, luogo di culto spirituale.

Anche la Chiesa, il vero tempio che siamo noi uniti in Cristo, non può crollare.

Dio abita in noi, corpo mistico di Cristo, è nella nostra interiorità luogo dove offriamo il culto a Dio in spirito e verità, vivendo nella fede e nella carità.

Tutta la Chiesa, tutti i figli di Dio nostri fratelli devono trovare posto nel nostro tempio interiore, le porte del nostro cuore devono rimanere aperte per accogliere tutti, perché tutti abbiano consolazione e grazia di conoscere Colui che ha dato sé stesso alla morte ed è risuscitato per la nostra giustificazione.

Preghiera

“Signore nostro Dio che riconduci i cuori dei tuoi fedeli all’accoglienza di tutte le tue parole, donaci la sapienza della croce perché in Cristo tuo Figlio diventiamo tempio vivo del tuo amore”.