
II Domenica di Pasqua
La presenza vivificante del Risorto si trova al cuore della comunità nel giorno del Signore, la domenica, divenuta memoriale della risurrezione lungo la storia.
La presenza vivificante del Risorto si trova al cuore della comunità nel giorno del Signore, la domenica, divenuta memoriale della risurrezione lungo la storia.
È Lui che è disceso nella notte della morte e ha annientato la tribolazione del peccato e della morte. È Cristo che ha spalancato le porte della salvezza e ci invita ad attraversare queste stesse porte per ricevere salvezza grazie alla sua totale offerta.
Perché, quindi, ha dovuto morire come un malfattore per salvarci? Per una misteriosa volontà del Padre: per perdonare il peccato dell’uomo Gesù doveva spargere il sangue linfa eterna per ogni uomo e donna che vive sulla terra bisognosi di perdono e riconciliazione.
Dietro a Cristo, sulla scia di Paolo, disponiamoci a seguire Gesù come Lui indica nel suo Vangelo aiutati anche dalla Santa Regola. Paolo, aprendo le porte del suo cuore a Cristo, ha conosciuto il vero significato della croce unita all’amore, il vero senso della fede e il valore della legge osservata con amore.
Nel verbo incarnato, Dio è diventato visibile ai nostri occhi, la sua incarnazione ha dato inizio alla pienezza dei tempi nuovi. In Cristo veniamo rinnovati e trasformati, in Dio fatto uomo si verifica la nuova creazione, vale a dire «la nascita dell’uomo nuovo». È sublime il fatto che Dio nel suo diletto figlio Gesù ha operato nel mondo la riconciliazione. Tutta l’umanità redenta in Cristo viene santificata.
Una sola è la via da seguire, quella indicata da Cristo Signore: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14,6)! Una sola è la luce: «chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8,12).
Recent Comments