Farisei e scribi, ebrei osservanti, potevano anche vantarsi della loro irreprensibilità. C’è un “Ma” nella loro pretesa osservanza. Questo “ma” smonta tutta la loro supponenza (orgoglio): in questa scena erano i protagonisti delle apparenze. La loro vita si svolgeva come attori su un palcoscenico che li rendeva ridicoli e pretenziosi. Gesù nel Vangelo di Matteo ci lascia un appello accorato per metterci sull’attenti davanti a tanta ipocrisia. “Ritornata a me con tutto il cuore, con digiuni, pianti e lamenti… ritornate al Signore vostro Dio, perché Egli è misericordioso e pietoso (Gl 2, 12-13) e Paolo ”ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza”(2 Cor 6,2). Il cammino quaresimale è un cammino di riscoperta della nostra identità più vera, essere monache, ma peccatrici continuamente salvata e amate. E Gesù stesso ci richiama a un cammino quotidiano di conversione, di libertà di tanti idoli che occupano il nostro cuore, un cammino in cui dobbiamo ricollocarci sotto lo sguardo di Dio, che è Padre! Questo cammino compiuto nel Segreto davanti al Padre. E quando andiamo nel SEGRETO sole sotto lo sguardo di Dio Padre, impariamo un altro stile di vita, lo stile umile e silenzioso dello Spirito. “Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra” (6,3). Per amare davvero non dobbiamo pesare o misurare, ma assumere una certa incoscienza: è la gratuità che vale, è la dimenticanza di sé stessi. I santi pregavano per ricevere questa grazia. “O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi, completamente, per stabilirmi in Te, come se l’anima mia, già fosse nell’eternità…” (S.Elis.d. Trinità) Anche la preghiera esige la dimenticanza di sé: “Entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo”. È chiaro che “camera e porta” non sono tanto un luogo o uno spazio fisico, ma sono la verità del proprio mondo interiore, del proprio cuore della propria vita. Lasciamo fuori la folla dei nostri idoli e delle nostre pretese, allora ci scopriamo davanti a Padre, per quello che siamo. A proposito di digiuno Gesù dice: “Profumati la testa e lavati il volto” segni della nostra offerta (oblazione) fatta con GIOIA con la consapevolezza di essere peccatrici; quindi digiunare è motivo di gioia interiore e di pace. “Tutto nel segreto, davanti al Padre” significa: non gloriarsi, non vantarsi per ciò che offriamo È TUTTO DONO SUO… e “nel gaudio di un soprannaturale desiderio aspettiamo la Santa Pasqua” (RB cap. 49) Mettiamoci in viaggio verso Gerusalemme la grande città del sacrificio pasquale.

Preghiera

Invochiamo Maria perché nell’annunzio ricevette la gioia che non le venne mai meno anche sotto la Croce: così ogni credente e in particolare ogni consacrato gioisce sapendo che nel dono totale di se  in unione a Cristo si compie il piano divino della salvezza. Questa certezza della fede che da forza e costanza nel cammino non solo a noi, ma a tutta la Chiesa.  Maria donna umile e forte nel cammino verso la salvezza compiuta dal Figlio prega per noi! Amen.