XVII Domenica del tempo ordinario 2025

XVII Domenica del tempo ordinario 2025

Con Cristo, in Lui, con Lui abbiamo ricevuto una vita più bella e più buona dietro a Gesù. «Cristo ci ha rigenerati, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce» (1Pt 1,3-4). È la vita eterna che ha il suo nuovo inizio già su questa terra.

XVI Domenica del tempo ordinario 2025

XVI Domenica del tempo ordinario 2025

Anche noi possiamo realizzare e sperimentare lo gloria di Dio nella vita quotidiana poiché Cristo è in noi: in quanto figli di Dio abbiamo un’eredità in Cristo. Egli è la nostra speranza. Saremo capaci di annunciare la speranza, nella gioia di sapere che Lui solo è la nostra pace?

XV Domenica del tempo ordinario 2025

XV Domenica del tempo ordinario 2025

Paolo si prende cura dei Colossesi proclamando con questo inno la centralità di Cristo, re dell’universo e suo creatore; Cristo è primo anche nella nuova creazione perché per primo e lui solo ha vinto la morte, aprendo a noi tutti il cammino verso Dio, rivelato da lui come «Padre nostro». La paura dei malefici, di spiriti cattivi, la credenza ai riti magici, alle superstizioni, ecc., tutto ciò si oppone alla fede e non è compatibile con la fede nella vittoria di Cristo sulla morte e con la fede in Cristo, re dell’universo e perciò della nostra vita.

XV Domenica del tempo ordinario 2025

XIV Domenica del tempo ordinario 2025

L’adesione al Vangelo non segna il corpo, ma lo stile di vita e le scelte della persona. Non serve a nulla, direi che «spazzatura», il cercare gloria e consensi del mondo; sono plausi e gloria effimeri.

XIII Domenica del tempo ordinario 2025

XIII Domenica del tempo ordinario 2025

«Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi». Se non vi è amore reciproco, ma egocentrismo, è ovvio che gli altri vengono visti come un ostacolo al compiacimento dei propri bisogni. La libertà cristiana si lascia guidare dallo Spirito. Da Gesù stesso attingiamo luce e sapienza per crescere da uomini e donne liberi, liberi di agire con coscienza davanti a Dio senza cadere nel legalismo (cfr Catechismo della Chiesa cattolica, La moralità degli atti umani, sez. I, cap. I, art. 4).