Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, [nella prima alleanza] in gran numero sono diventati sacerdoti, perché la morte impediva loro di durare a lungo. Cristo invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli, infatti, è sempre vivo per intercedere a loro favore. Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso. La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre. (Eb 7,23-28)

L’autore della lettera ripete ai suoi destinatari che Cristo resta per sempre e possiede un sacerdozio che non tramonta. Anche la nostra fede oggi non deve aver dubbi che Cristo è il vivente e «può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, pronto a intercedere a loro favore» (Eb 7).

La nostra salvezza è data da Cristo Gesù, il quale intercede continuamente davanti al Padre per ottenerci la grazia della salvezza eterna.

La sua offerta gradita e accettata dal Padre ha fatto sì che una nuova creazione esplodesse nell’universo. Tutto è stato ricreato e redento, per Suo mezzo. Possiamo veramente esclamare «ha fatto bene ogni cosa» (Mc 7,31). Proprio perché il sacerdozio di Cristo non ha fine e non viene interrotto dalla morte, Egli può salvare quelli che per mezzo di Lui si avvicinano a Dio. Egli apre l’accesso al padre affinché tutti riceviamo misericordia e troviamo grazia.

Quale nuovo ed eterno sacerdote, Gesù diventa per tutti intercessore e modello del sacerdozio di tutti i fedeli associati al sacerdozio ministeriale.

Cristo Signore si offre eternamente per noi e a noi affinché possiamo unirci al suo sacerdozio e renderlo perfetto offrendo noi stessi come sacrificio Santo e gradito al Padre.

Celebrando l’eucarestia noi gustiamo e sperimentiamo la pienezza dell’amore di Dio per noi allo stesso tempo Lui ci insegna a puntare alla forma più alta dell’amore, perché Lui si è offerto per primo dandoci l’esempio.

Grazie,
Signore Gesù,
vittima e sacerdote
alla presenza del Padre
intercedi per noi
che spesso, immersi
nelle cose di questa terra,
dimentichiamo il duplice
amore verso Dio e il prossimo.
Grazie del tuo perdono!
Il tuo sguardo di Padre,
su questa umanità così ferita
da guerre e disastri ambientali,
ci sia propizio.
Guarisci e rialza
come tu solo sai fare.
Pietà delle tue creature
plasmate dalle tue mani di padre! Amen