Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (2Tm 2,8-13)
Figlio mio, ricordati di Gesù Cristo, risorto dai morti, discendente di Davide, come io annuncio nel mio vangelo, per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore. Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.
Paolo è in prigione a Roma e scrive la sua seconda lettera a Timoteo. Durant il suo primo processo nessuno ha testimoniato in suo favore. Molti amici sono diventati nemici.
In questa sua difficile situazione trova consolazione pensando a Gesù che ha attraversato le stesse sofferenze e incomprensioni prima di entrare nella gloria del Padre.
Come già abbiamo ricordato, Timoteo è come un figlio per Paolo – lo aveva generato in Cristo – e non rinuncia a proseguire nella sua formazione alla fedeltà a Cristo.
Paolo ci ricorda che Cristo è il vivente, per il quale egli soffre la persecuzione. La sua sofferenza è unita a quella di Gesù per la salvezza di tutti. Come condividiamo la croce di Cristo, così saremo uniti nella sua gloria!
Ciò che è accaduto a Paolo e a Gesù si ripete nella via di ogni autentico discepolo. Chi si impegna in favore della propria comunità o della propria famiglia deve mettere in conto anche le critiche e le incomprensioni, queste non devono rattristarci fino a perdere la fiducia e diventare persone depresse, ma coltivare pace, serenità e gioia interiore, certi che quanto seminato porterà frutto.
Eleviamo a Dio il “grazie” per ogni giorno che ci dà in più per dimostrargli un amore puro e fedele.
Meditiamo:
- Quali sono le difficoltà e le avversità che ostacolano il desiderio di vivere la mia fede?
- Come la supero per ravvivare la mia fede?
- Chi mi dà il coraggio di perseverare nella fede nonostante i problemi che si possono presentare?
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