Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (2Tm 3,14-4,2)
Figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.
Paolo affida le sue ultime volontà a Timoteo, suggerisce il punto di riferimento sicuro: le Sacre Scritture che gli permettono di rimanere ancorato alla verità, fedele alla sana dottrina, a ciò che ha imparato dall’infanzia dalla madre Eunice, per predicare la Parola di Dio, per tenersi lontano dalla mondanità.
Paolo spiega il valore della Sacra Scrittura. Essa, dice, è ispirata da Dio, perché egli diventi un uomo di Dio completo e preparato per assumere fino in fondo il suo ruolo di pastore.
La nostra fedeltà alla lectio divina (ascolto profondo della Parola di Dio), alla frequentazione dei testi sacri, comunica il dono della sapienza, frutto dello Spirito Santo che conduce alla salvezza, in quanto ci viene dalla fede in Cristo Gesù.
San Benedetto nella Regola (cap. 48) insiste particolarmente sulla lettura dei testi sacri e struttura la giornata affinché al monaco/a sia riservato un tempo preciso a questo scopo.
In forza dello Spirito presente nella Parola di Dio, la Scrittura è utile per una formazione completa e matura del cristiano, il quale si rivela nel compiere il bene, essere a servizio dei fratelli in un’autentica carità. Paolo ripete e prega Timoteo di non temere di annunciare il Vangelo in ogni situazione, di non rinunciare alla sua missione di maestro, di richiamare coloro che camminano per vie sbagliate. L’apostolo è preoccupato che la fede dei suoi discepoli venga bene alimentata: i cristiani devono conoscere il Vangelo! All’interno delle Scritture c’è una pedagogia e diventano compagne nel cammino di vita cristiano!
Accogliamo anche noi, come credenti in Cristo, i suggerimenti di Paolo; ognuno nel suo percorso vocazionale colga nella lettera a Timoteo consigli che aiutano a diventare uomini e donne completi e pronti per ogni opera buona.
Meditiamo.
- Chi mi ha condotto alla fede in Cristo?
- Conosco abbastanza bene la Scrittura o almeno mi impegno a conoscerla?
- Sento la responsabilità di insegnare, ammonire, sostenere gli altri nel cammino della fede?
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (2Tm 3,14-4,2)
Figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.
Paolo affida le sue ultime volontà a Timoteo, suggerisce il punto di riferimento sicuro: le Sacre scritture che gli permettono di rimanere ancorato alla verità, fedele alla sana dottrina, a ciò che ha imparato dall’infanzia dalla madre Eunice, per predicare la Parola di Dio, per tenersi lontano dalla mondanità.
Paolo spiega il valore della Sacra Scrittura. Essa, dice, è ispirata da Dio, perché egli diventi un uomo di Dio completo e preparato per assumere fino in fondo il suo ruolo di pastore.
La nostra fedeltà alla lectio divina (ascolto profondo della Parola di Dio), alla frequentazione dei testi sacri, comunica il dono della sapienza, frutto dello Spirito Santo che conduce alla salvezza, in quanto ci viene dalla fede in Cristo Gesù.
San Benedetto nella Regola (cap. 48) insiste particolarmente sulla lettura dei testi sacri e struttura la giornata affinché al monaco/a sia riservato un tempo preciso a questo scopo.
In forza dello Spirito presente nella Parola di Dio, la Scrittura è utile per una formazione completa e matura del cristiano, il quale si rivela nel compiere il bene, essere a servizio dei fratelli in un’autentica carità. Paolo ripete e prega Timoteo di non temere di annunciare il Vangelo in ogni situazione, di non rinunciare alla sua missione di maestro, di richiamare coloro che camminano per vie sbagliate. L’apostolo è preoccupato che la fede dei suoi discepoli venga bene alimentata: i cristiani devono conoscere il Vangelo! All’interno delle Scritture c’è una pedagogia e diventano compagne nela cammino di vita cristiano!
Accogliamo anche noi, come credenti in Cristo, i suggerimenti di Paolo; ognuno nel suo percorso vocazionale colga nella lettera a Timoteo consigli che aiutano a diventare uomini e donne completi e pronti per ogni opera buona.
Meditiamo.
- Chi mi ha condotto alla fede in Cristo?
- Conosco abbastanza bene la Scrittura o almeno mi impegno a conoscerla?
- Sento la responsabilità di insegnare, ammonire, sostenere gli altri nel cammino della fede?
Recent Comments