Professione solenne 8 ottobre 2025
Professioni solenni dello scorso 8 ottobre 2025
Professioni solenni dello scorso 8 ottobre 2025
Ciò che è accaduto a Paolo e a Gesù si ripete nella via di ogni autentico discepolo. Chi si impegna in favore della propria comunità o della propria famiglia deve mettere in conto anche le critiche e le incomprensioni, queste non devono rattristarci fino a perdere la fiducia e diventare persone depresse, ma coltivare pace, serenità e gioia interiore, certi che quanto seminato porterà frutto.
Il rapporto tra san Paolo e Timoteo, suo figlio spirituale, ci insegna come vivere il rapporto con Dio e come crescere nella fede.
Il vescovo Timoteo, che assiste alla confusione di certe dottrine fuorvianti, è richiamato da Paolo a fuggirle e a coltivare le virtù delle beatitudini, come la giustizia, la pazienza e la mitezza. L’esortazione alla pratica di queste virtù è proposta a tutti coloro che scelgono di seguire Gesù, tra questi ci siamo anche noi, suoi discepoli. Oggi siamo noi i suoi testimoni quando ci opponiamo alla violenza e a ogni forma di idolatria, a partire dall’attaccamento morboso al denaro. Oggi siamo chiamati a una lotta spirituale contro le tentazioni che ci portano lontano da Cristo Signore.
La nostra preghiera deve essere universale, come quella di Gesù. Quando il cristiano prega dimostra un grande cuore che abbraccia chiunque, soprattutto sofferenti, infermi, carcerati e le persone più dimenticate, perché fanno parte dei più piccoli bisognosi di amore e di attenzione. Anche San Benedetto ci invita a essere solleciti nella preghiera per chi è in difficoltà «perché “non sia sommerso da eccessiva tristezza”, in altre parole “gli usi maggiore carità”, come dice l’Apostolo “e tutti preghino per lui”»
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